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Prima di aprire un conto corrente è importante effettuare un chiaro esame di quale sia il più conveniente. La gran parte dei conti correnti propongono condizioni diverse, che più si addicono alle varie esigenze dei possibili correntisti. Per questo motivo spesso si utilizzano i servizi di un sito internet, che confronta i conti correnti, in modo da valutare quale sia il più indicato. Alcuni conti correnti propongono vari tipi di servizi a pagamento, il cui saldo va effettuato ogni volta che si effettua un bonifico, o si fa un'operazione di altra tipologia. Altri conti correnti permettono di effettuare tutte le operazioni gratuitamente, ma necessitano di una sorta di abbonamento mensile. altri ancora non hanno alcun tipo di spesa accessoria, ma spesso sono stipulabili ed utilizzabili prevalentemente online e quindi non sono fruibili dalla gran parte delle popolazione non informatizzata.
L'imposta di bollo sui conti correnti è una tassa che lo Stato Italiano richiede a coloro che inviano estratti conto; quindi ogni singola banca deve annualmente pagare allo stato detta imposta, che ovviamente richiede al correntista. Dal 2014 sono esenti dall'imposta di bollo tutti i conti correnti, intestati a persone fisiche, con un saldo inferiore ai 5000 euro per l'intero anno solare. Chiaramente se tale tetto viene sforato anche solo per un giorno, il correntista è tenuto a richiedere tale imposta. Le nuove leggi prevedono anche che nel caso in cui l'istituto finanziario non invii alcun tipo di estratto conto al correntista, tale imposta non deve venire applicata. Quindi oggi molte banche propongono conti correnti online, senza invio dell'estratto conto, che beneficiano della possibilità di non pagare alcuna imposta di bollo, neppure per depositi superiori ai 5000 euro. L'imposta di bollo equivale a 34,20 euro annui, oppure al 2 per mille della cifra presente sul conto corrente.
Dal 2014 il fisco può effettuare vari tipi di controlli sui conti correnti. Tutti gli istituti bancari operanti sul territorio nazionale sono obbligati a comunicare alla Agenzia delle Entrate tutti i movimenti bancari dei loro correntisti. Attraverso un particolare strumento informatico presso l'Agenzia delle Entrate possono scremare i conti correnti che presentano molte operazioni sospette, per far partire un'indagine nei confronti dei correntisti che possiedono i conti incriminati. Le operazioni che vengono monitorate sono tutte quelle che avvengono, ma chiaramente destano interesse del fisco solo i movimenti anomali di denaro, i prelievi di ingenti somme in contanti, gli estratti conto molto elevati di persone che dichiarano cifre esigue nelle loro dichiarazioni dei redditi. Tutti i movimenti di denaro superiori ai 500 euro possono risultare sospetti e possono venire verificati fin nei minimi particolari.
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