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I pensionati pubblici e statali, inglobati dal 2011 nell’Inps, possono accedere alla cessione del quinto della pensione Inpdap in base alle modalità previste dall’Inps. Con la L. 24 dicembre 2011 n. 214 l’Inpdap è stato soppresso e dal 2012 l’Inps gestisce tutte le prestazioni con la Gestione Dipendenti Pubblici, erogando le prestazioni previdenziali per gli iscritti ex-Inpdap, concedendo prestiti erogati dal fondo di Gestione Unitaria. L’accesso alla cessione del quinto della pensione Inpdap avviene con le stesse modalità dei pensionati Inps con la richiesta della comunicazione di cedibilità all’ente previdenziale. I pensionati Inpdap possono avvalersi della convenzione Inps per avere la semplificazione della procedura e tassi più convenienti, rivolgendosi a istituti finanziari convenzionati. I pensionati Inpdap, come per le altre tipologie pensionistiche, possono richiedere la cessione se titolari di pensione di anzianità vecchiaia e reversibilità in base ai limiti e disposizioni della convenzione Inps. Per la cessione si possono anche cumulare le eventuali diverse pensioni, se tutte cedibili, di cui si è titolari presso lo stesso ente.
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Con la riforma della L. n. 80/2005 i pensionati pubblici e privati possono accedere alla cessione del quinto della pensione. Il prestito è richiedibile dai pensionati anche oltre i 65 anni, è personalizzato relativamente all’ammontare della pensione e all’età massima, novanta o ottantacinque anni a seconda dall’istituto finanziatore, prevista al momento della scadenza del finanziamento, che va dai 24 a un massimo di 120 mesi. La pensione su cui si richiede il prestito deve essere superiore a € 502,39 e la rata è calcolata al netto delle ritenute previdenziali, fiscali e del prelievo del quinto, per tutelare la quota minima di pensione. Per la richiesta è sufficiente presentare il cedolino della pensione e la dichiarazione della quota cedibile rilasciata dall’ente previdenziale. Il rimborso delle rate avviene con una trattenuta fatta dall’ente pensionistico con addebito sul cedolino della pensione. L’ente finanziatore deve obbligatoriamente stipulare un'assicurazione per il rischio morte, al cui verificarsi la compagnia assicurativa non ha azione di rivalsa nei confronti degli eredi.
La cessione del quinto della pensione Inps è accessibile con le semplificazioni e agevolazioni delle convenzioni predisposte dall’ente previdenziale. L’inps detta condizioni e modalità della cessione per la tutela dei pensionati e della pensione minima. Non possono accedere al prestito pensioni minime, assegni sociali, pensioni di invalidità civili, assegni di assistenza ai pensionati per inabilità, assegni per sostegno al reddito e per il nucleo familiare. L’Inps predispone convenzioni a cui possono aderire gli enti finanziari. Con la sottoscrizione della convenzione gli enti finanziari si obbligano a riconoscere tassi d’interesse per i pensionati Inps più bassi rispetto a quelli di mercato e richiedono direttamente loro al posto del pensionato la comunicazione di cedibilità. Il contratto di cessione sottoscritto deve essere trasmesso all’Inps, che verifica la conformità ai requisiti di legge dell’operazione, che la rata non superi il quinto della pensione, che il contratto contenga tutte le spese dell’operazione e che il tasso applicato sia inferiore al tasso soglia antiusura o che sia quello convenzionato, se l’ente finanziatore abbia sottoscritto la convenzione con l’Inps.
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