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Ecco poi come si compila un assegno bancario: riportare, negli appositi spazi prestampati, i diversi dati: luogo e data di emissione (che deve corrispondere al giorno effettivo in cui l'assegno è stato staccato - cioè non può essere né anticipata né posticipata - per non incorrere in sanzioni legali); il nome del beneficiario, cioè di colui al quale l'importo dell'assegno è destinato; l'ordine della banca di pagare, il numero di conto corrente e il codice della banca dove poter cambiare l'assegno; infine, la firma del traente, cioè di colui che emette l'assegno. Verificare alla fine che tutti i dati siano corretti e leggibili. Sanzioni penali vengono attuate anche qualora gli assegni siano mancanti delle loro parti (nome beneficiario e/o traente, importo in cifre etc.), cioè in caso di assegni vuoti.
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La matrice è una parte del blocchetto degli assegni, quella che si trova a sinistra di ognuno di essi e da cui vengono staccati per essere emessi. La matrice è, al pari dell'assegno stesso, un documento a tutti gli effetti, fondamentale nella compilazione di un assegno bancario, perché la sua funzione corrisponde a quella di uno scontrino, oltre che di un promemoria utile per il futuro per ricordare date e beneficiari di pagamenti. Nelle istruzioni su come si compila un assegno bancario, non bisogna dimenticare di riportare sempre sulla matrice, negli appositi spazi prestampati: l'importo del saldo precedente del conto corrente bancario; l'importo dell'assegno che si sta per staccare (ed emettere); la data di emissione dell'assegno; il nome del beneficiario dell'assegno e in ultimo, ma non meno importante, la ragione. È altresì importante ricordare che la matrice va conservata per cinque anni a partire dall'emissione dell'ultimo assegno del blocchetto.
Vediamo infine come si compila un assegno bancario non trasferibile. L'assegno non trasferibile è quello che non può essere girato a terzi (eccetto che a una banca e solamente a scopo di incasso). Per limitare l'uso dell'assegno, è fondamentale apporre la clausola "Non trasferibile" sia sul davanti che sul retro dello stesso: in questo modo il beneficiario non può trasferire l'assegno a terzi, e il titolo diviene nominativo. Questa clausula si rivela di fondamentale importanza anche come protezione della privacy in caso di furto o smarrimento dell'assegno, in quanto non permette allo stesso di essere cambiato da terze parti. Inoltre bisogna ricordare che la clausula "Non trasferibile" è - così come il nome del beneficiario unico -obbligatoria secondo la legge antiriciclaggio in caso di importi pari o superiori a € 1.000.
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