Impossibile non citare quello che è il principale vantaggio dei finanziamenti a fondo perduto. In questo caso particolare, il capitale che viene finanziato si rimborsa nella misura del 50% del totale. In questa maniera si può attivare la propria attività anche con una disponibilità economica leggermente inferiore rispetto a quella che sarebbe normalmente richiesta per avverare questo sogno. In maniera particolare, il capitale erogato è costituito da una parte a fondo perduto (quindi non soggetta al criterio di rimborsabilità) e da una seconda parte (il restante 50%) che si rimborsa con un tasso di interesse altamente agevolato. In questo modo si restituirà solamente la metà di quanto si è ricevuto. Tutto questo avviene accendendo un mutuo che viene concesso con le opzioni di restituzione al 50% del capitale se chi lo richiede risiede nelle zone espresse nel ESL (Equivalente Sovvenzione Lordo) nell'Ob.1, mentre tale percentuale scende al 40% per chi risiede nelle altre regioni.
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Per accedere al finanziamento occorre essere in possesso di alcuni requisiti indispensabili. Innanzitutto, il richiedente deve avere un'età (al momento della domanda) compresa tra 18 e 36 anni. Bisogna, poi, avere la qualifica di un imprenditore agricolo o fare di tutto per diventarlo entro 2 anni dal momento della richiesta. Se ci si trova dinnanzi ad un giovane che subentra ad un parente, questo deve essere al massimo di secondo grado e deve risultare come il "titolare" dell'attività. La residenza, poi, deve ricadere in una delle zone previste dal Trattato UE art. 92.3c e l'azienda deve avere la sede in una delle zone definite disagiate dall'Unione Europea (ritardo di sviluppo, a declino industriale o rurali svantaggiate). Le spese finanziabili sono quelle previste per intraprendere l'attività (brevetti, attrezzature, macchinari) e arrivano fino al 100% delle produzioni agricole.
Ma, in definitiva, quali sono le modalità di richiesta e il capitabile erogabile quando si parla di un finanziamento a fondo perduto nel settore agricolo? Innanzitutto è bene specificare che il capitale erogabile varia, in percentuale, a seconda della zona d'Italia dove ha sede l'attività per cui si sta facendola richiesta. Questa percentuale è pari al 90% delle spese necessarie all'investimento per il Sud mentre scende all'80% per le zone del Nord Italia. Il capitale massimo erogabile è pari a 1.032.000,00 euro nel caso in cui si parli dell'avvio di una nuova attività. Per i subentri è previsto un tetto massimo di 25 mila euro, perché non può comprendere le spese inerenti la gestione dell'azienda. Le domande vanno inoltrate agli organismi che si occupano di valutare i nuovi progetti imprenditoriali e finanziare i capitali necessari.
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