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I prestiti a protestati con le cambiali possono essere richiesti senza dare nessuna motivazione. Chi lo richiede deve dare una garanzia alla banca o alla finanziaria e, in questo caso, la cambiale si presenta come un titolo esecutivo di notevole importanza. L'erogazione delle somme avviene in tempi molto rapidi e con estrema facilità. I cattivi pagatori hanno la possibilità di chiedere nuovi prestiti ed essere eliminati dalla lista nera. Il prestito cambializzato può essere richiesto in base a differenti requisiti che riguardano il TFR accantonato, un'assicurazione sulla vita da almeno due anni e una seconda firma come garanzia. Gli importi erogabili, infine, arrivano fino ad un massimo di 60.000 euro. La banca cerca di venire incontro alle esigenze personali e si assicura che il richiedente possa tener fede ai pagamenti.
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Non tutte le persone disoccupate e con pagamenti insoluti sanno che possono accedere a dei finanziamenti anche senza garanzie e senza reddito. I prestiti a protestati senza busta paga sono diventati la soluzione ideale per chi ha difficoltà economiche o è stato inserito nella lista cattivi pagatori. Molti commercianti ricorrono a questo sistema per chiedere piccoli importi da restituire in piccole rate. Il calcolo avviene insieme alla banca erogatrice con la quale si può scegliere la cifra desiderata e il numero delle rate da saldare. Alcuni istituti propongono interessi vantaggiosi. Per accedere a tali prestiti è sufficiente riempire un modulo e avere un secondo garante. Il numero delle rate viene incontro alle esigenze del richiedente. L'aspetto più importante è la garanzia al pagamento regolare delle rate.
I prestiti a protestati autonomi seguono una procedura molto più complessa e, spesso, non è semplice ottenerli. Questo problema accomuna chi ha saltato una sola rate e, sebbene abbia provveduto a saldarla, si ritrova ad essere inserito nella banca dati come cattivo pagatore. Le banche possono accedere direttamente ai dati e controllare in tempo reale la situazione delle persone interessate ad avere un prestito. Negli ultimi tempi sono tanti i cattivi pagatori e gli istituti di credito sono più rigidi di fronte a situazioni difficoltose. I lavoratori autonomi sono la categoria maggiormente penalizzata: per loro è più difficile avere un prestito, in quanto non è possibile applicare il metodo della cessione del quinto e, differentemente dai dipendenti, non hanno una busta paga. Su internet esistono numerose società creditizie che offrono prestiti ai protestati autonomi con caratteristiche vantaggiose.
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