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Il piccolo prestito consiste nell’erogazione di una somma di denaro richiesta dai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali per improvvise e urgenti necessità e che deve essere rimborsato in rate da 12 a 48. Le tabelle dei piccoli prestiti Inpdap prevedono per l’anno 2015: - per tutti i piccoli prestiti un tasso annuo effettivo del 4,50% e spese di amministrazione pari allo 0,50%; - variano il premio fondo rischio annuo e il Taeg al netto del premio fondo rischio annuo, per cui: per i piccoli prestiti annuali il premio fondo rischio è dello 0.30% annuo e il TAEG netto è del 5,48%; per i biennali il premio fondo rischi è dello 0,60% (0,30% annuo) e il TAEG netto è di 5,01%; per i triennali il premio fondo rischi è dello 0,90% (0,30% annuo) e il TAEG netto è di 4,85%; per i quadriennali il premio fondo rischi è di 1.20% (0,30% annuo) e il TAEG netto è del 4,76%.
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Il prestito pluriennale diretto è concesso al dipendente pubblico iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, con 4 anni di anzianità di servizio e con 4 anni di contributi, per fronteggiare necessità personali e/o familiari. Il prestito può durare 5 o 10 anni e viene restituito attraverso la cessione mensile del quinto dello stipendio. Le tabelle dei prestiti Inpdap prevedono per il prestito pluriennale diretto il tasso d’interesse nominale annuo pari al 3,50% e le spese di amministrazione dello 0,50%. Il premio fondo rischi, invece, per i prestiti quinquennali è del 4,03% con età pensionale fino a 65 anni e del 18,64% con età pensionabile superiore ai 65 anni, mentre per i prestiti decennali è del 5,60% con età pensionabile di 65 anni e del 25,51% con età pensionabile superiore ai 65 anni. Il Taeg è del 4,11% per prestiti di 5 anni e del 4,01% per quelli di 10 anni.
ll prestito pluriennale garantito copre i dipendenti pubblici dai rischi di decesso dell'iscritto prima che sia estinta la cessione, di cessazione dal servizio senza diritto a pensione e di riduzione dello stipendio. Può chiedere il prestito l'iscritto alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali in attività lavorativa e con almeno 4 anni di servizio. Il prestito può essere quinquennale o decennale. La somma concessa deve essere rimborsata attraverso trattenute mensili sullo stipendio fino al quinto della retribuzione mensile. E’ previsto un tasso di interessi a scalare e variabile, le spese di amministrazione sono dello 0,50% e vi è un premio compensativo per il rischio di insolvenza dell'1,5% per i prestiti quinquennali e del 3% per i prestiti decennali, che aumenta rispettivamente al 2% e al 4% se il richiedente è collocabile a riposo oltre il 65° anno di età.
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